miele, polline e cera d'api

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Fitoterapia e apiterapia nella psoriasi

miele, polline e cera d'api

La fitoterapia e l’apiterapia si fondano rispettivamente sulla possibilità di poter trattare le patologie mediante estratti di piante o prodotti di apicoltura. Sebbene il loro utilizzo abbia una solida tradizione popolare, i dati scientifici in nostro possesso sono ambigui e controversi.

L’apiterapia prevede l’utilizzo dei prodotti trasformati dalle api come il miele e la propoli nel trattamento delle patologie.

  • Il miele, ricchissimo di composti bioattivi utili al nostro organismo, è stato impiegato sin dall’antichità nel trattamento di numerose condizioni della pelle come ferite, punture d’insetto, scottature, irritazioni ecc. Il miele promuove l’attivazione di diversi enzimi coinvolti nella pulizia della ferita dalle impurità, collabora alla cicatrizzazione del tessuto stimolando la produzione di collagene, ed aiuta a prevenire l’infezione delle ferite aperte da parte di batteri patogeni.
  • La propoli, nota anche come colla delle api, è una sostanza resinosa brunastra raccolta dalle api da diverse piante. Il nome deriva dal greco πρόπολη: pro (προ, per) e polis (πόλις, città): questa sostanza viene infatti utilizzata nella costruzione e riparazione dell’alveare, la “polis” delle api. La propoli ed i suoi estratti esercitano proprietà asettiche, antinfiammatorie, antiossidanti, antimicrobiche ed immunomodulatorie, e trovano molte applicazioni nel trattamento di diversi disturbi gastrointestinali, riducendo l’infiammazione e prevenendo l’attecchimento di parassiti intestinali. Nella dermatologia, la propoli è spesso utilizzata in prodotti per la cura del corpo come creme o unguenti, risulta infatti in grado di stimolare la sintesi di collagene, rendendo la pelle elastica. Per questa sua capacità, è spesso utilizzato in combinazione con il miele per velocizzare la rigenerazione delle ferite aperte.

La fitoterapia è il campo della medicina che si avvale dell’utilizzo delle piante come integratori naturali o nel trattamento di diverse patologie.

  • L’aloe vera è una pianta grassa originaria del continente africano. È conosciuta sin dall’antichità per le proprietà apparentemente miracolose del gel mucillaginoso secreto dalle sue foglie carnose, ricchissimo di sostanze attive. Gli egiziani la chiamavano “la pianta dell’immortalità” e la utilizzavano anche per l’imbalsamazione, mentre i greci la utilizzavano prevalentemente per sanare le ferite. Per le sue proprietà, risulta infatti in grado di stimolare l’ossigenazione del tessuto, promuovendo la proliferazione dei fibroblasti nel creare il tessuto cicatriziale, accelerando dunque il processo curativo della ferita.
pianta e foglie di aloe vera in sezione

L’aloe vera risulta essere in grado di esercitare effetti antinfiammatori, antisettici ed antimicrobici (specie nei confronti di batteri del genere Streptococcus). Per la sua capacità di stimolare la produzione di elastina e collagene, responsabili dell’elasticità della pelle, l’aloe vera è molto utilizzata anche nella cosmesi.

  • La Mahonia aquifolium è una pianta tradizionalmente utilizzata dalla medicina cinese per parodontiti, acne ed eczemi. L’estratto di questa pianta è risultato in grado di inibire la crescita cellulare dei cheratinociti umani intercalandosi con il DNA e bloccando di fatto la divisione cellulare. Uno dei suoi componenti attivi, la berberina, ha mostrato proprietà antimicrobiche ed antinfiammatorie.
Mahonia aquifolium
  • Indigo naturalis è un pigmento di origine cinese preparato a partire dalle foglie di diverse piante. E’ utilizzato nella medicina cinese tradizionale da centinaia d’anni per le sue proprietà antiinfiammatorie, antimicrobiche ed antiossidanti. I primi studi scientifici in merito hanno dimostrato che oltre a questi effetti i componenti bioattivi di questo estratto, in particolar modo l’indirubina da cui trae il nome, lavorano sinergicamente per rallentare la proliferazione dei cheratinociti umani, promuovere la differenziazione dell’epidermide, ridurre l’infiammazione locale e ripristinare la funzionalità dell’epidermide come barriera.
una ciotola di pigmento indigo naturalis

E per la psoriasi?

La psoriasi è per sua natura una patologia molto complessa e la risposta di ciascun paziente ai trattamenti è prettamente soggettiva. Ad oggi le informazioni sull’attività dei rimedi naturali risultano essere contraddittorie e frammentarie: non ci sono studi in grado di confermare gli effetti dei rimedi naturali nel trattamento della psoriasi.

È opportuno ricordare di:

  • Consultare sempre il proprio Dermatologo prima di utilizzare qualsiasi tipo di prodotto naturale, soprattutto nelle donne in gravidanza o durante l’allattamento
  • Considerare il rimedio naturale come un palliativo senza un’indicazione terapeutica specifica
  • Prima dell’assunzione, comunicare sempre al proprio Dermatologo se si soffre di altre patologie e se si stanno assumendo altri trattamenti, oltre a quelli per la psoriasi

Rivolgersi al proprio Dermatologo in caso di comparsa di qualsiasi effetto indesiderato

Bibliografia

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