La fototerapia rappresenta una valida linea di intervento nei casi in cui gli approcci non farmacologici e topici hanno fallito.1
La fototerapia rappresenta una valida linea di intervento nei casi in cui gli approcci non farmacologici e topici hanno fallito.1
La definizione di fototerapia deriva dal greco “terapia con la luce” e si riferisce a una tecnica terapeutica basata sui benefici effetti della luce su diverse condizioni patologiche.1
La fototerapia, quindi, utilizza le radiazioni non ionizzanti, principalmente nello spettro ultravioletto, per trattare alcune malattie.2 Nella fototerapia, la profondità di penetrazione è un elemento critico: infatti, gli UVB sono, generalmente, assorbiti a livello dell’epidermide e nella parte superiore del derma, mentre gli UVA penetrano meglio negli strati più profondi della pelle.2
Questa tecnica è, frequentemente, utilizzata per i disturbi del sonno e alcune malattie psichiatriche, oltre che per le malattie dermatologiche come:1
L’efficacia della fototerapia è molteplice, infatti le radiazioni UV:1
favoriscono un positivo effetto immunosoppressivo, agendo sulle cellule infiammatorie della pelle;
proteggono la pelle, permettendo l’ispessimento dello strato esterno e limitando, in questo modo, sia le reazioni eczematose, sia l’ingresso di antigeni esterni;
prevengono, o riducono, la colonizzazione della pelle da parte di Staphylococcus aureus.
La fototerapia è un’opzione di trattamento ottimale per la dermatite atopica. Può essere usata come monoterapia, o in combinazione con farmaci per via sistemica, in particolare corticosteroidi.1
Sono disponibili diverse forme di fototerapia, ognuna delle quali ha dimostrato diversi benefici nella gestione della dermatite atopica:1
luce solare naturale
NB-UVB
UVA1
L’elioterapia, il cui significato è, appunto, terapia con la luce solare,3 utilizza l’esposizione alla luce solare naturale, in condizioni controllate.4 Nell’elioterapia, la dose di radiazione viene lentamente aumentata, allungando il tempo di esposizione al sole.4 Tuttavia, l’elioterapia è praticabile solo in alcuni periodi dell’anno, con un’addizionale grande variabilità, in dipendenza dal luogo geografico.5
A causa della possibilità di praticare l’elioterapia solo in alcuni periodi dell’anno, sono state sviluppate delle sorgenti di luce artificiale, che emettono una determinata lunghezza d’onda della radiazione elettromagnetica.5 Secondo le Linee Guida Italiane per la terapia della dermatite atopica,6 le sorgenti per fototerapia, ampiamente usate nel trattamento di questa malattia, sono:6
L’utilizzo adiuvante di emollienti e corticosteroidi per uso topico dovrebbe essere considerato, soprattutto nelle fasi iniziali della fototerapia, per prevenire le recidive.6
NB-UVB
Gli UVB a banda stretta, considerati per il trattamento di forme croniche di dermatite atopica di grado lieve, vengono somministrati 3 volte alla settimana, scegliendo la dose di partenza in base al fototipo cutaneo.6 Il trattamento con NB-UVB è raccomandato per i bambini a partire dai 10 anni di età.6
UVA1
Gli UVA1 sono raccomandati in pazienti adulti, con forme acute severe. Secondo i protocolli standard, il paziente è sottoposto al trattamento 5 volte alla settimana per un periodo massimo di 3 settimane.6
Cos’è il fototipo?
Il fototipo cutaneo è un sistema di classificazione clinica basato su un’autovalutazione della sensibilità all’eritema e della capacità di abbronzarsi. Il fototipo è classificato in base a un valore (da I a VI) che, in una certa misura, riflette il grado di colore nella pelle e il suo livello di sensibilità al danno generato dalla radiazione ultravioletta.7
Se desideri maggiori informazioni sulla fototerapia, rivolgiti al tuo Dermatologo, che saprà offrirti una consulenza precisa e personalizzata.
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