Nella dermatite atopica, fattori come lo stile di vita, possono influenzare l’attività delle cellule immunitarie, con un forte impatto sull’evoluzione della malattia.1
Nella dermatite atopica, fattori come lo stile di vita, possono influenzare l’attività delle cellule immunitarie, con un forte impatto sull’evoluzione della malattia.1
La dermatite atopica (DA) è una malattia infiammatoria, cronica, recidivante della pelle, caratterizzata da pelle secca, infiammazione cutanea e intenso prurito.1
Lo stile di vita è riferito alle caratteristiche degli abitanti di una regione in uno specifico tempo e luogo: esso include i comportamenti e le funzioni quotidiane degli individui nel lavoro, attività, divertimento e dieta.2
Il 60% dei fattori associati alla salute individuale e alla qualità di vita sono correlati allo stile di vita. Milioni di persone conducono uno stile di vita non sano con conseguenze sulla salute, quali malattie metaboliche, problemi articolari e muscolari, malattie cardiovascolari, ipertensione, sovrappeso.2
Lo stile di vita può avere un significativo impatto sulle persone predisposte a manifestare la dermatite atopica.1
La dieta, insieme ad altri fattori scatenanti, potrebbe avere un importante ruolo nella dermatite atopica.3 Nonostante la mancanza di raccomandazioni ufficiali circa le corrette abitudini alimentari da adottare in caso di dermatite atopica, molti pazienti dichiarano di eliminare o evitare alcuni cibi, nella speranza di migliorare i loro sintomi.3 Tuttavia, la mancanza di una consulenza professionale, in campo alimentare, potrebbe aumentare il rischio di ridurre eccessivamente l’assunzione di alcuni nutrienti, sia nei bambini che negli adulti.3
Per capire le abitudini e le percezioni dei pazienti con dermatite atopica, circa il ruolo della dieta nella gestione della loro condizione, è stato condotto uno studio.3
In base a questo studio:
Il nostro consiglio: prima di eliminare/evitare, o introdurre, cibi nelle tue abitudini alimentari, rivolgiti sempre a un professionista della nutrizione, per avere una consulenza personalizzata, in relazione a una dieta sana e bilanciata, evitando, così, il rischio di incorrere in carenze alimentari.
Le persone con dermatite atopica presentano diversi fattori di rischio a causa di una diminuita attività fisica:4
Gli adulti con dermatite atopica tendono a praticare una minore attività fisica, aumentando il rischio cardiovascolare: infatti, è stato chiaramente dimostrato che l’attività fisica regolare diminuisce il rischio di obesità, diabete, ipertensione e iperlipidemia.4
Il nostro consiglio: se i sintomi della dermatite atopica vengono riacutizzati da una particolare attività fisica, non condurre una vita sedentaria, ma rivolgiti al tuo Dermatologo per avere una consulenza sullo sport più adatto a te.
L’abbigliamento può essere un’efficace barriera contro il grattamento, permettendo un rapido miglioramento delle lesioni; inoltre, può ridurre il contatto della pelle atopica con irritanti esterni.5
Tuttavia, le fibre ruvide di alcuni tessuti, utilizzati nell’industria dell’abbigliamento, possono produrre un peggioramento delle condizioni della pelle, ad esempio, la lana può aggravare la dermatite atopica.5
Le fibre dei tessuti possono essere:5
Il nostro consiglio: i tessuti utilizzati per i capi di abbigliamento sono a diretto contatto con la pelle tutto il giorno; se sei un soggetto atopico, o hai un bambino con dermatite atopica, scegli dei tessuti adeguati a questo tipo di pelle.
Lana
Le fibre della lana sono frequentemente utilizzate ma sono irritanti a diretto contatto con la pelle.5
Cotone
Il cotone è il tessuto più utilizzato in persone con dermatite atopica, infatti fornisce una migliore conduzione del calore e un eccellente assorbimento dell’umidità.5
Seta
La seta aiuta a mantenere la temperatura corporea, riducendo l’eccessiva sudorazione e la perdita di umidità, che può peggiorare la secchezza (xerosi cutanea).5
Fibre sintetiche
Per quanto riguarda le fibre sintetiche, alcuni studi dimostrano che la capacità irritativa delle magliette di origine sintetica, è significativamente più alta nei pazienti con dermatite atopica.5
Bibliografia
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