La dermatite atopica è una malattia cronica, recidivante e caratterizzata da intenso prurito. Generalmente si sviluppa nella prima infanzia e la distribuzione delle lesioni sul corpo è dipendente dall’età.1
La dermatite atopica è una malattia cronica, recidivante e caratterizzata da intenso prurito. Generalmente si sviluppa nella prima infanzia e la distribuzione delle lesioni sul corpo è dipendente dall’età.1
La dermatite atopica (DA) è una malattia infiammatoria cronica della pelle, multifattoriale con un andamento recidivante e caratterizzata da una distribuzione e morfologia tipica delle lesioni, a seconda dell’età.2 Si è osservato che la malattia può manifestarsi in membri della stessa famiglia affetti da malattie atopiche, ovvero condizioni che predispongono a risposte immunitarie a diversi antigeni e allergeni come la rinite allergica, l’asma bronchiale (le più diffuse manifestazioni dell’atopia), la dermatite atopica e le allergie alimentari.3
L’incidenza della malattia è massima nei primi anni di vita, infatti circa il 60% dei soggetti presenta le prime manifestazioni entro il secondo anno e l’85% nei primi cinque anni.2
Indipendentemente dall’età i sintomi cutanei della dermatite atopica includono:4
Essi contribuiscono a limitare la possibilità di condurre le normali attività e causano stress psico-sociale e disagio.4
Tuttavia è bene ricordare che, nel caso della dermatite atopica, il quadro clinico cambia a seconda dell’età della persona,5 mentre il prurito rimane come sintomo distintivo in tutte gli stadi della malattia.5
Dermatite atopica neonatale (3 mesi-2 anni)
Le prime lesioni si manifestano intorno al secondo mese di vita, tipicamente sulle guance e si manifestano come papule e papulo-vescicole infiammate. Inoltre le chiazze possono presentare essudato e formazione di croste, come ad esempio la crosta lattea sul cuoio capelluto. In aggiunta il collo, le gambe, le braccia e il torace possono essere interessati risparmiando però l’area del pannolino.5 La dermatite atopica neonatale rappresenta il 60-80% di tutte le forme di insorgenza di dermatite atopica. Una sostanziale porzione di questi bambini può andare incontro a completa remissione prima dei due anni, mentre circa il 40% continua ad avere il disturbo e potrebbe rappresentare la popolazione con il più alto rischio di sviluppare “marcia atopica”.5
Figura 1 modificata da fig 2 ref 6: nei neonati, la dermatite atopica è, generalmente acuta, con lesioni principalmente sul viso e sulle superfici estensorie degli arti; il tronco potrebbe essere interessato ma l’area del pannolino è, di solito, risparmiata.6
Dermatite atopica dell’infanzia (2-12 anni)
Le lesioni acute sono ancora presenti ma iniziano a manifestarsi anche le lesioni croniche più spesse (lichenificazione). La localizzazione di queste predilige le zone flessurali del corpo come la zona poplitea e antecubitale, così come anche le zone periorifiziali della testa. La pelle risulta essere fortemente xerotica (secca).5 L’insorgenza nei bambini tra i 6 e 14 anni rappresenta circa il 10%.5
Figura 2 modificata da fig 2 ref 6: a partire da 1-2 anni, le manifestazioni polimorfe con diversi tipi di lesioni cutanee sono riscontrabili, soprattutto, nelle pieghe flessorie. 6B
Dermatite atopica in adolescenti e adulti (12-60 anni)
Le lesioni sono presenti nelle “classiche” aree corporee, come la testa, il collo e le aree flessorie e, negli adulti, possono coinvolgere anche le mani.5 L’insorgenza negli adolescenti è minore del 10%, mentre negli adulti rappresenta il 20% della popolazione totale ed è costituita, principalmente, da donne con malattia lieve. Al di sopra dei 60 anni (insorgenza molto tardiva) i pazienti sono affetti da una forma più severa e difficilmente diagnosticabile.5
Figura 3 modificata da fig 2 ref 6: gli adolescenti e gli adulti presentano spesso placche lichenificate ed escoriate ai flessori, polsi, caviglie e palpebre; nelle localizzazioni “testa e collo” sono coinvolti il tronco superiore, le spalle e il cuoio capelluto; gli adulti potrebbero avere solo eczema cronico della mano o presentare lesioni simili a prurigo.6
La pelle secca (xerosi cutanea) è uno dei sintomi caratteristici della dermatite atopica7 ed è causata dall’elevata perdita di acqua attraverso la pelle, la cui funzione (barriera cutanea) risulta essere alterata dalla carenza di proteine strutturali e di lipidi e conseguente infiammazione.7
Uno dei più importanti sintomi nelle malattie infiammatorie della pelle, e nei disordini allergici, è il prurito che, oltre alla secchezza cutanea, è l’altro sintomo rilevante della dermatite atopica.8
La dermatite atopica è una delle malattie dermatologiche più pruriginose e, spesso, il prurito è proprio il primo sintomo del ritorno della malattia. Nei casi severi, la persona con dermatite atopica si gratta fino a provocarsi delle escoriazioni sanguinanti. Il prolungato grattarsi durante la notte, con privazione del sonno, è un problema molto comune nelle persone che soffrono di dermatite atopica, tanto da rendere proprio il prurito un importante elemento diagnostico.8 Il prurito continuo, e il conseguente grattarsi, portano la persona a entrare in un circolo vizioso che tende a perpetuare il danno, ciclo prurito-grattamento.
La DA può avere un impatto molto negativo sulla qualità di vita di chi ne soffre e dei familiari, infatti il prurito intenso e continuo, associato alla malattia, può causare:2
Inoltre, la presenza di lesioni arrossate, desquamanti o essudative in zone visibili come viso e collo, può interferire con le relazioni sociali.2
La dermatite atopica è, di frequente, complicata da ricorrenti infezioni batteriche, virali e fungine:2
Altre complicanze della dermatite atopica possono riguardare gli occhi, come dermatiti delle palpebre, blefarite cronica (infiammazione delle palpebre), cheratocongiuntivite atopica e congiuntivite allergica primaverile.2
Bibliografia
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