L’idrosadenite suppurativa, spesso abbreviata con la sigla HS, è una malattia cronica della pelle caratterizzata da aree di infiammazione, più frequenti nella zona delle ascelle e dell’inguine.
L’idrosadenite suppurativa, spesso abbreviata con la sigla HS, è una malattia cronica della pelle caratterizzata da aree di infiammazione, più frequenti nella zona delle ascelle e dell’inguine.
Tali aree di infiammazione includono spesso lesioni dolorose, che vanno da ciò che nel linguaggio comune definiamo ascessi, a noduli e lesioni maggiori, che in genere si sviluppano in prossimità di specifiche ghiandole sudoripare (chiamate ghiandole sudoripare apocrine) e in altre zone del corpo, come sotto al seno, sulle natiche e nell’interno coscia, regioni soggette a maggiore sfregamento. L’idrosadenite suppurativa non è una malattia infettiva o contagiosa.1,2
L’idrosadenite suppurativa, chiamata dai dermatologi anche con il nome di “acne inversa”, può manifestarsi in modo assai diverso da persona a persona. Forme lievi sono spesso caratterizzate da leggeri gonfiori, piccole cisti o comedoni (detti comunemente punti neri), mentre nelle forme più gravi compaiono ascessi ricorrenti, talvolta con fuoriuscita di secrezioni maleodoranti.1,2 Le lesioni causate dall’idrosadenite suppurativa possono essere piuttosto dolorose e fastidiose e determinano spesso un notevole peggioramento della qualità di vita per chi ne è affetto.2
La malattia provoca l’ostruzione dei follicoli piliferi, in corrispondenza delle ghiandole sudoripare apocrine.2,6
Nonostante colpisca la pelle, l’idrosadenite suppurativa è una malattia infiammatoria: ciò significa che è causata da alterazioni del sistema immunitario. L’idrosadenite suppurativa può insorgere a qualsiasi età, tuttavia è più frequente nell’adulto (con un esordio generalmente intorno ai 20 anni) e inizia a essere meno frequente dopo i 50-55 anni.2
La prevalenza dell’idrosadenite suppurativa nella popolazione globale è stimata intorno all’1%.3 Tuttavia, si ritiene che tale dato sia sottostimato: da una parte, poiché il complesso quadro clinico richiede un’attenta e scrupolosa diagnosi differenziale che non sempre viene portata a termine, dall’altra, poiché molte persone affette dall’idrosadenite suppurativa non si rivolgono al dermatologo, spesso per imbarazzo o disagio.4-6
Sebbene non tutti i casi di idrosadenite suppurativa mostrino carattere progressivo (ossia non è detto che la malattia peggiori con il tempo), alcuni casi di idrosadenite suppurativa possono essere recidivi e aggravarsi se non gestiti correttamente. Per questo motivo, una precoce e attenta diagnosi differenziale e la corretta gestione dell’idrosadenite suppurativa sono fondamentali. Il primo passo è parlare con il medico di base, che potrà inviarti presso un dermatologo in grado di effettuare una diagnosi scrupolosa.
Bibliografia