È ormai ampiamente riconosciuto che la psoriasi è molto più di una malattia della pelle.
Si tratta di una patologia che può cambiare la vita e che influisce nel tempo su ogni aspetto personale – compreso il benessere fisico e psicologico, le relazioni sociali ed emotive, le decisioni professionali o scolastiche1;2 – ostacolando il raggiungimento del pieno potenziale di vita e influenzando le principali decisioni che daranno forma al proprio futuro.2;3
La comunità scientifica suggerisce di andare oltre i tradizionali sistemi di valutazione dell’impatto delle malattie croniche sulla qualità di vita – gli strumenti disponibili forniscono infatti unicamente una valutazione della qualità̀ della vita in un momento specifico2 – per arrivare a una valutazione completa del benessere generale e psicologico della persona con psoriasi nel tempo.
Un’idea che gli esperti chiamano “valutazione dell’impatto cumulativo nel corso della vita” o CLCI Cumulative Life Course Impairment.
Scopri con il Prof. Stefano Piaserico, Dermatologo dell’Università degli Studi di Padova, quanto è importante questo approccio, cosa è possibile fare per limitare l’impatto cumulativo della psoriasi e come comunicare al meglio con il medico i propri bisogni e aspirazioni.